La festa patronale di San Massimo ritorna con il corteo storico con i ceri fioriti e la funzione dell’offerta dei ceri. Partirà invece da Piazza XXXI Martiri il corteo storico in costume per la rievocazione della leggenda di San Massimo, patrono di Valenza e fondatore della città .
Il corteo è aperto da un asino e da un bue seguiti da San Massimo, il priore, i nobili, i signori e i cittadini di Valenza. Si rievoca così la celebrazione dello statuto comunale redatto nel 1397 e saranno donate ai presenti le mele beneauguranti a ricordo della leggenda del patrono. Al termine del corteo sarà messa in scena la leggenda di San Massimo attraverso una ricca animazione storica con allegorie.
Dopo una sfida a duello dei campioni d’arme che rievocheranno la lotta cruenta tra i guerrieri di Odoacre e di Teodosio, il priore narrerà l’intervento di San Massimo ed alcuni cenni della storia di Valenza. La rievocazione si concluderà col lancio della colomba ed i buoni auspici del santo per la popolazione valenzana.
La festa patronale di San Massimo risale al Medioevo, inizialmente si festeggiava l'8 gennaio, data della morte del Santo. Le celebrazioni, in passato rappresentavano un'occasione di unità di professioni e i diversi certi sociali in una grande festa che era al tempo stesso religiosa, popolare e profana. Era quasi un momento di passaggio fra le festività natalizie e l'imminente carnevale. Dopo un lungo periodo di interruzione, la festa è stata riproposta a partire dal 1985, posticipata all'ultima domenica di gennaio, per evitare la vicinanza con l’Epifania.
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Ultima modifica 19/12/2018 ore 16:50